Archeologi e storici per il progetto El Paron de Casa, Campanile di San Marco

Archeologi e storici riuniti al Lido di Venezia per fare il punto dopo l’eccezionale rinvenimento di alcune delle macerie inabissate in maniera rituale al largo del Lido a seguito del crollo del Campanile di San Marco nel 1902 e riportate in spiaggia dalle mareggiate.

L’evento molto partecipato sul tema “Memoria, riuso, simboli e identità: i materiali archeologici antichi dalla Venetia Romana e da Altino a Venezia” si è tenuto il 22 luglio 2021, presso La Pagoda alla spiaggia De Bains. Hanno portato il loro interessante e prezioso contributo Diego CALAON (Topografia antica, Università Ca’ Foscari Venezia), Lorenzo CALVELLI (Storia romana ed Epigrafia latina, Università Ca’ Foscari Venezia), Giovannella CRESCI (Storia romana ed Epigrafia latina, Università Ca’ Foscari Venezia, già Direttrice del Dipartimento di Studi umanistici), Myriam PILUTTI NAMER (Archeologia classica e Storia dell’arte antica, Università Ca’ Foscari Venezia) e Margherita TIRELLI (già Direttrice del Museo Archeologico Nazionale di Altino).

I mattoni del Campanile di San Marco sono ancora capaci di raccontarci una storia complessa, che ci permette di comprendere meglio la grandezza di Venezia, regina dell’Adriatico anche grazie alla memoria dell’antico e ai diversi modi attraverso cui questa memoria ha plasmato la città nei secoli.

Al termine dell’evento è stato offerto un aperitivo che ha preceduto la cena rievocativa dei gusti antichi romani e veneziani nella quale le autorità del Comune di Venezia hanno consegnato alcune spillette Venezia 1600.

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